![]() |
martedì 20 maggio 2008
mercoledì 14 maggio 2008
Straccio
E' disarmante, se non devastante, essere spettatori di come viene cambiata la realtà e di come viene annullata la competenza di alcune persone
che sono contrarie al regime che si sa insediando (ovvero che si è insediato da 30 anni).
Oggi a Omnibus Paolo Liguori ha accusato Giovanni Sartori di non aver capito niente della situazione politica e di aver sempre supportato il PD e
il governo Prodi. Quando Sartori è sempre stato una voce contraria che indicava un'altra via per risollevare la situazione "sinistra".
Da Wikipedia
Giovanni Sartori è considerato il più grande politologo italiano ed uno dei massimi esperti di politologia a livello internazionale. Nel 1946 si è laureato in Scienze Politiche all'Università di Firenze, dove alcuni anni più tardi è stato professore di Storia della Filosofia Moderna, Scienze Politiche e Sociologia. Ha ricevuto la carica di Albert Schweitzer Professor in the Humanities alla Columbia University (USA) dal 1979 al 1994.
È stato nominato Dottore Honoris Causa dall'Università di Genova nel 1992; dall'Università di Georgetown (USA) nel 1994; dall'Università di Guadalajara (Messico) nel 1997; dall'Università di Buenos Aires (Argentina) nel 1998; dall'Università Complutense di Madrid (Spagna) nel 2001, dall'Università di Bucarest (Romania) nel 2001 e dall'UNAM di Città del Messico (Messico) nel 2007.
Nel 1999 è stato nominato comendador della Ordem do Cruzeiro do Sul dal presidente della Repubblica Federale del Brasile e nel 2005 ha ricevuto il Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali dalla Fundazione Principe d´Asturias .
Sartori può essere oggi considerato uno dei principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, dei sistemi di partito e dell'ingegneria costituzionale nel mondo accademico internazionale.
Sempre da Wikipedia
Paolo Liguori, studente universitario alla facoltà di Architettura Valle Giulia di Roma, è uno degli animatori del gruppo extraparlamentare degli "Uccelli", colorati disturbatori (a suon di fischi) di assemblee studentesche e convegni di intellettuali. All'epoca è conosciuto con il soprannome di Straccio.
Entra poi nel gruppo di Lotta Continua, di cui è uno degli esponenti più radicali. Dal 1978 al 1980 lavora come giornalista al quotidiano Lotta continua e diventa giornalista professionista. Dal 1981 lavora presso la redazione del quotidiano "Brescia oggi", edito da una società cooperativa. Dal 1984 lavora presso la redazione romana de "Il Giornale di Sicilia".
Nel 1985 viene assunto dalla redazione romana de "Il Giornale" diretto da Indro Montanelli e si occupa prima di economia e poi di politica. Nel 1988 realizza per "Il Giornale" l'inchiesta sull'Irpinia e sull'utilizzazione dei fondi per il terremoto che contribuisce all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta nei confronti dell'allora presidente del Consiglio Ciriaco De Mita. Nel 1989 diventa inviato. E successivamente, dal 1989 al 1992 è direttore della rivista Il Sabato, vicina a Comunione e Liberazione. Nel 1992 è nominato direttore del quotidiano "Il Giorno" fino alla fine del 1993 quando assume la direzione del Telegiornale Studio Aperto.
Ottenuta la direzione di Studio Aperto, telegiornale del canale di Mediaset Italia 1, conduce anche Fatti e Misfatti, programma di approfondimento sull'attualità politica.
Dal 2001 è stato sostituito alla direzione del Tg da Mario Giordano e diventa direttore della testata Video News, che comprende anche la redazione sportiva; nella stagione 2002/2003 conduce Senza rete, programma di sport in onda su Rete 4 e dal 2003 ad oggi è direttore di TGcom (gruppo Mediaset), uno dei maggiori portali di news italiani.
È anche ospite fisso del programma sportivo Controcampo, dove è noto per il suo tifo per la Roma.
Indendiamoci "Straccio" accusa Sartori di dire e scrivere menzogne non basandosi su documenti.
"Straccio"...
Pino Scotto avrebbe qualcosa da dirti, Straccio.
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Politica
alle
00:36
1 commenti
martedì 13 maggio 2008
Processo a Travaglio
Si sta scatenando in questi giorni un attacco selvaggio a Marco Travaglio.
E' ignobile il comportamento di tutto il parlamento e dei media. Si sta facendo il processo mediatico a uno dei validi
giornalisti che ci rimangono, perchè ha osato divulgare un brano tratto dal libro "Se li conosci li eviti".
Il brano in questione riguarda la biografia di Schifani e non contiene nessuna offesa al nuovo presidente del senato e, diversamente
da quanto tutti gli esponenti politici sostengono, si limita a portare all'attenzione del lettore il fatto che
Schifani
negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
E' un'accusa? Io non penso.
Deve far riflettere il fatto che fino a quando questa rivelazione, che non è una rivelazione, è rimasta in un libro nessuno ha mosso una foglia, appena è stata
divulgata agli spettatori di rai tre è diventato un caso.
E' ovvio che vogliono fare fuori Travaglio perchè è una minaccia alla casta, e per questo motivo tutti i liberi pensatori di sinistra (vorrei sperare anche nell'esistenza di liberi pensatori di destra) si sono attivati. Il problema è che anche il pensiero di queste persone è soggetto a filtraggio... e quindi raggiunge solo chi cerca le informazioni e non a chi le subisce o riceve sai canali tradizionali.
Stiamo scivolando in un pozzo da cui sarà difficile risalire.
Ah... e nel frattempo si sorvola su due o tre cazzatelle del tipo "non esiste più il tesoretto".
Un po' di link:
Blog di Travaglio
Post di Dario Fo
Commento di Bice Biagi
Post di Piero Ricca
A lui dedico il sondaggio.
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Pino vi manderebbe affanculo
alle
08:24
0
commenti
17 re

Oggi mi è capitato di vedere su MTV un video di Pelù con Anguun. Ribrezzo. Ricordo con un po' di nostalgia quando esistevano i Litfiba e la loro anima non era ancora guasta.
Maudit
Santiago
A Denti Stretti
Eroi Nel Vento
Tex
Alcune cose buone le hanno fatte anche più tardi, ma si contano sulla mano destra di Roland di Gilead.
Fata Morgana
Chiudiamo con un live con i controcazzi (se non sbaglio con Poggipollini alla seconda chitarra): epocale il grido "GIULIO DOVE SEI?" e il mio pezzo preferito.
Lacio Drom
Edit
In risposta al commento di Gio
Gio ha detto...
Pino Scotto non ha gradito, sono sicura.
E Vaff. ai Tokio Hotel merdadicappellonitruccatidabarbie!
Pino Scotto li manda affanculo i Litfiba! Grande Pino!
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Let's spin it,
MONO
alle
01:30
1 commenti
martedì 6 maggio 2008
Money for nothing
Giornata tranquilla in questo mondo ovattato dall'allergia.
Ovunque mi giri c'è richiesta di soldi, quindi dedichiamo il post a questo strano hobby: il denaro (e poi c'è un giro di basso che mi ronza in testa).
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Let's spin it
alle
00:37
0
commenti
lunedì 5 maggio 2008
Opinioni
Torniamo ai temi più vicini allo scopo di questo inutile blog.
Musica. Vi presento un idolo, non per come e quello che canta... ma per quello che pensa, come lo dice e perchè ha il coraggio di dirlo. E' un buzzurro, intendiamoci. Ma a volte dice quello che tanti pensano ma che la morale filtra.
Pino Scotto. Opinionista.
Tokio Hotel
Grande Pino. I Tokio Hotel sono ignobili.
Rendetevene conto.
Vi lascio della bamba buona:
Led Zeppelin- Over The Hills And Far Away
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Let's spin it,
Pino Scotto opinionista
alle
02:03
0
commenti
Festa dei lavoratori
Anche se il termine "lavoratore" si sta piano piano estinguendo come le tigri c'è ancora chi festeggia (invece di incendiare Roma).
Elio e le Storie Tese dopo 17 dedicano nuovamente la loro performance a Ciarrapico.
Questa volta, pare, senza censura. Ma i revisionisti riscriveranno la storia e rigireranno i video delle performance per cambiare il taglio del messaggio.
A proposito del Duce di Roma.
Che tristezza... ma lo sapevatelo che... (fonte The Sunday Times)
Outside city hall, his followers greeted him with fascist salutes and shouts of “Duce! Duce!” – the title used by the dictator Benito Mussolini, who ruled Italy from 1922 to 1943.
Alemanno, a former minister of agriculture, has a colourful past. He was arrested in 1981 with four other neo-fascists for allegedly beating up a student with baseball bats, but no charges were pressed.
The following year he was incarcerated for eight months, accused of throwing a Molotov cocktail at the Soviet embassy, but was eventually acquitted. He was also arrested in 1989, this time for trying to block the motorcade of President George H W Bush, and was again found not guilty.
L'articolo verte sul veto alle star americane di partecipare alla festa del cinema in modo da incentivare il cinema italiano. Questo signore (Alemanno) non ha capito che fondamentalmente non basta eliminare gli avversari per avere una festa più italiana. Basterebbe incentivare la produzione italiana ed elevarne la qualità. Se ci fossero ancora attori del calibro di Mastroianni o registi del calibro di Fellini (e magari ci sono... ma fanno fatica a superare lo scoglio Vanzina) di sicuro l'arrivo di Pitt non farebbe sfigurare la nostra bandiera. Ma si sa: è preferibile "rimuovere" l'avversario piuttosto che migliorare l'offerta.
Anche questa è censura.
Vi segnalo questo spettacolare video. Siamo a cavallo.
A Tutto Burro
Se! Se! Se!
Ma vaffanculo, va...
Pubblicato da
Unknown
Etichette:
Elio,
Lavoratori,
Un fascista buono è un fascista morto
alle
00:59
0
commenti
